
ABC del coaching
Qui di seguito troverai un estratto delle linee guida di ICF Italia che riassume, in modo eccellente, le caratteristiche, i vantaggi e i percorsi di quel "viaggio interiore" che l'individuo intraprende insieme al coach per raggiungere più agevolmente i suoi obiettivi personali.
Differenze con la professione di psicologo: “Il Coach, come professionista, non svolge attività di prevenzione o cura rispetto a malattie o disagi, non ha un approccio interpretativo e non fa diagnosi di personalità, non fa valutazioni della persona di alcun genere. Può all’occorrenza utilizzare questionari solo per stimolare la consapevolezza della persona su specifici comportamenti. Inoltre non offre sostegno psicologico, bensì si concentra sulla crescita e sviluppo della persona accompagnandola nella definizione di obiettivi raggiungibili, sviluppo di consapevolezza, creazione di possibilità ed infine di scelta di un piano di azione che vada nella direzione dell’obiettivo”
Differenza con la professione di counselor: “La relazione di coaching rispetto a quella di counseling non è una relazione di aiuto bensì una relazione di partnership paritaria tra un Coach e un Cliente. Il Coach, come professionista, non offre soluzioni a disagi esistenziali, non esplora il passato, bensì supporta il Cliente a riconoscere i suoi modelli di pensiero e ad attivare tutte le risorse interne per raggiungere l’obiettivo da lui/lei auto definito.”
fonte: sito ICF Italia